Carlo & Camilla in Segheria
Il nuovo gastro bistrot di Carlo Cracco, Tanja Solci e Nicola Fanti
SCHEDA TECNICA PROGETTO
Segheria è una fabbrica storica milanese.
In Via Meda 24 nasce nel 1932. A seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, viene ricostruita in parte nel 1946 con l’approccio edilizio delle fabbriche dell’epoca. Muri in mattone e cemento, tetto a shed che permetteva di sfruttare al massimo la luce naturale, rivestimento interno del tetto in mattoni traforati ed esterno a tegole. L’attività di produzione di casse per la spedizione delle merci chiude alla fine degli anni ’70. Tanja Solci entra nell’edificio nel 1999 che ristruttura con la complicità del padre, assumendo l’aspetto che oggi tutti vedono. Nel linguaggio dell’arte si chiama ‘restauro conservativo’, lo stesso seguito anche in quest’ultima fase di adeguamento (2014) condotta da Carlo Cracco che trasforma questo luogo in un inedito bistrot in fabbrica. Con la direzione artistica della proprietà, i lavori di adeguamento dell’ edificio sono stati magistralmente diretti dall’Ingegner Umberto Montorfano dell’Impresa Renato Montorfano, fondata nel 1949, che ha eseguito i lavori selezionando una serie di artigiani ancora legati alla tradizione e cultura del restauro.
Concept, stile e art direction: Tanja Solci
Progetto grafico: Roberto Da Pozzo
Esperto di immagine e progettazione grafica, allievo di A.G. Fronzoni, art director dell’Uomo Vogue negli anni novanta, curatore dell’immagine e campagne pubblicitarie di molti importanti marchi di moda. Collabora con tanja solci da 10 anni. E’ sua la scelta di affidare le illustrazioni a Gianluca Biscalchin.
Tavolo e d’intorni:
abbiamo scelto di fare un’omaggio alla cultura e tradizione italiana dell’arte del design e del decoro della tavola: Cappellini e Richard Ginori.
Sedute di Produzione Cappelini:
Fronzoni ’64 di A.G. Fronzoni
Tate di Jasper Morrison
Piatti e centrotavola in porcellana:
Richard Ginori
Piatti: decori selezionati dall’archivio dei pezzi fuori produzione
Centrotavola: teiere di varie forme e stile, salsiere varie, piattini impilati e zuccheriere sono tutti di porcellana bianca. Pezzi difettati fermati prima di entrare nei forni del decoro.
L’ illuminazione è di tipo teatrale- cinemotagrafica.
Nasce dall’approccio di Tanja Solci che caratterizza i suoi lavori installativi da 15 anni proprio con questo tipo di illuminazione. Una sorta di tovaglia luminosa illumina le mani dei commensali, lasciando i corpi in penombra. I lampadari d’epoca non vivono di luce propria ma illuminati dall’esterno, alcune delle loro gocce in cristallo si riflettono sulla tavola come fossero foglie.
Il personale è vestito Massimo Alba
Molti dei pezzi esposti tra il cortile e l’interno dello spazio sono della collezione privata Tanja Solci studio.
Tra questi molti vintage degli anni ’50,’60 e altrettanti di importanti designer e progettisti contemporanei come: Ron Arad, Ross Lovegrove, Harry Allen, Droog Design, Sputnik, Jerzy Seymour e molti altri.